Metodi Diretti in Senso Stretto
I metodi diretti in senso stretto si articolano in due categorie a seconda che l'azienda da valutare sia o meno quotata presso una borsa valori.
Nel caso in cui si consideri una azienda quotata il capitale economico dell'impresa oggetto di valutazione sarà:
Nel caso in cui si consideri una azienda quotata il capitale economico dell'impresa oggetto di valutazione sarà:
Dove:
- W è il valore del capitale economico;
- Pi è il prezzo di mercato di una singola azione della tipologia “i” (ordinaria, privilegiata, di risparmio);
- mi è il numero di azioni della tipologia “i”.
Il metodo di contraddistingue per diversi limiti, e segnatamente:
- mancanza di stabilità: a seconda del momento in cui viene effettuata la valutazione si giungerà ad una diversa stima del capitale economico.
- mancanza di razionalità: i prezzi del mercato non sempre danno una corretta valutazione del titolo.
- mancanza di neutralità: il soggetto che attua la valutazione si troverebbe a dover scegliere il tipo di prezzo da considerare qualora siano presenti piazze diverse, l'arco di tempo al quale le quotazioni debbono riferirsi (giorno, settimana, mese, anno).
Se l'azienda non è quotata, il valore del capitale viene stimato come media aritmetica semplice o ponderata dei valori economici assunti da una campione di aziende quotate simili, per caratteristiche qualitative e quantitative, a quella oggetto di valutazione.
Matematicamente, se il campione è costituito da n imprese si avrà:
Matematicamente, se il campione è costituito da n imprese si avrà:
Dove:
- W è il valore del capitale economico
- Wis il valore del capitale economico dell’azienda campionaria i-esima.
- pi sono i "pesi" attribuire a ciascuna azienda campionaria.
Anche in tal caso sono evidenti i limiti del metodo utilizzato, in particolare la mancanza di neutralità: il soggettò valutatore dovrà scegliere soggettivamente il tipo di media (aritmetica, ponderata) da utilizzare e quali imprese includere nel campione.
Alessandro D'Antonio
Alessandro D'Antonio